24 marzo 2014

SEMINARIO “EPISTEMOLOGIA DISCIPLINARE e COMPETENZE”

ASSOCIAZIONE “Asfodelo

Organizza   

 SEMINARIO
su
“ EPISTEMOLOGIA  DISCIPLINARE  e COMPETENZE”

Intendiamo anzitutto precisare che un SEMINARIO è un luogo di formazione diverso da un LABORATORIO.
Un  Seminario tematico si caratterizza per le illustrazioni di modelli teorici attinenti al tema specifico, a cui possono alternarsi anche narrazioni su ricerche concrete.
Si contraddistingue dunque come un “luogo dialogico” tra relatori e corsisti, vale a dire un gruppo di studio finalizzato all’aggiornamento in un determinato ambito. 
Il Seminario mantiene pertanto un alto livello di teoreticità, mentre un Laboratorio propone l’aspetto operativo-concreto  legato a specifici elementi delle teorie affrontate.
Appare chiaro che il taglio seminariale è assolutamente propedeutico a quello laboratoriale.
I 2 Seminari precedentemente effettuati da Asfodelo su tematiche relative ai BES hanno reso possibile l’individuazione di alcune “aree deboli” rispetto ad una formazione organica in materia di curricoli, competenze, metodologia didattica e valutazione.
Si è pertanto ritenuto opportuno organizzare una serie di Seminari propedeutici l’uno all’altro, in modo da costruire un percorso ragionato di formazione dei docenti.
Il Seminario su “Epistemologia disciplinare e competenze” è il primo di questi corsi formativi, ha la durata di 21 ore e comprende 7 incontri   di 3 ore ciascuno .
 
Sarà tenuto dalla Prof.ssa Caterina Scarascia, Dirigente Scolastica, formatrice, esperta di didattica e progettazione di curricoli per competenze, presso le Scuderie di Palazzo Gallone, Piazza Pisanelli, Tricase.

 Ogni corsista esterno dovrà versare una quota stabilita in base ai costi di diretta imputazione dell’evento, pari ad euro 50,00; ogni socio dell’Associazione dovrà versare una quota di 30 euro.


 Calendario dei Lavori

  • Lunedì 31 marzo 2014- h. 16.00-19,00
      L’Epistemologia disciplinare: concetti teorici

  • Venerdì 4 aprile 2014- h. 16.00-19,00
L’analisi disciplinare e gli oggetti disciplinari

  • Sabato 5 aprile 2014- h. 16.00-19,00
Le competenze

  • Mercoledì 16 aprile 2014- h. 16.00-19,00
 La relazione oggetti disciplinari-competenze

  • Martedì 22 aprile 2014- h. 16.00-19,00
Dove si collocano i contenuti disciplinari?
            La mappa oggetti-competenze- contenuti
 
  • Mercoledì 23 aprile 2014- h. 16.00-19,00
La relazione competenze-metodi

  • Lunedì 28 aprile 2014- h. 16.00-19 ,00
Come reimpostare la programmazione disciplinare.


Per le iscrizioni inviare una mail con le proprie generalità all’indirizzo  asfodelotricase@gmail.com entro il 29 marzo 2014.
Il versamento va effettuato il primo giorno di frequenza del Seminario.

Associazione  Asfodelo           




16 marzo 2014

GRUPPO DI SPERIMENTAZIONE in DIDATTICA della MATEMATICA



Il Gruppo di Sperimentazione, che si appoggia ad Asfodelo, fa capo al RSDDM, Gruppo di Ricerca e Sperimentazione in Didattica e Divulgazione della Matematica-N.R.D.- Nucleo di Ricerca in Didattica della Matematica- Dipartimento di Matematica dell’Università di Bologna- Direzione Scientifica del Prof. Bruno D’Amore.

Il Gruppo è costituito da 4 sottogruppi "aperti" :

  1. gruppo scuola dell’infanzia (con all'interno anche docenti della primaria e della secondaria di I e II grado);
  2. gruppo scuola primaria (con all'interno anche docenti della secondaria di I e II grado);
  3. gruppo secondaria I grado(con all'interno anche docenti della secondaria di II grado);
  4. gruppo secondaria II grado(con all'interno anche docenti della secondaria di I grado).
 
Queste le prime azioni sul breve e medio periodo:

  • ogni gruppo nomina un proprio coordinatore e comincia a riunirsi per studiare sulla base  di una bibliografia minima suggerita dal prof. D'Amore;
  • successivamente ogni sottogruppo propone una mini sperimentazione sulla base dello studio effettuato;
  • si fa quindi una riunione generale (plenaria) nella quale ogni gruppo relaziona a tutti gli altri in merito al proprio lavoro.
Il prof. D'Amore coordina l’intero lavoro.


Chiunque volesse far parte di uno dei 4 gruppi suddetti faccia pervenire la propria adesione (nome, cognome, email, grado di scuola in cui si insegna, gruppo di lavoro scelto) all’indirizzo asfodelotricase@gmail.com entro il 31 marzo 2014.

Convegno Nazionale "LA DIDATTICA DELLA MATEMATICA: STRUMENTI PER CAPIRE E PER INTERVENIRE"



Articolo che sarà pubblicato su "Il volantino" di Tricase sabato 22 marzo.

Quando abbiamo deciso, come Associazione “Asfodelo”, di affrontare il grande problema del basso livello di competenze in matematica da parte della grande maggioranza degli studenti italiani, mai e poi mai avremmo creduto che sarebbero bastate poche mail per iniziare un affascinante viaggio con il prof. Bruno D’Amore e mettere in piedi, insieme, addirittura un convegno nazionale sulla didattica della matematica, dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di II grado.
Perché il problema, naturalmente, non è la matematica in sé, ma il modo in cui la si insegna, avulsa da ogni contesto reale, vuota ed arida disciplina alla mercè di asfittiche regole e ripetitivi esercizi.
Non starò a dire chi è Bruno D’Amore nel mondo accademico nazionale ed internazionale, lascio ai lettori il compito di informarsi e di incuriosirsi su di lui, dirò solo che egli ha organizzato per noi un evento dallo spessore scientifico notevole, appoggiandosi a docenti degli atenei di Bologna, Pisa, Palermo e dell’università Distrital di Bogotà, fra i massimi esperti, oggi, nel campo della ricerca in didattica della matematica.
Il Convegno, svoltosi dal 3 al 5 marzo scorso nell’auditorium del Liceo “Comi” di Tricase, grazie alla collaborazione ed alla disponibilità del Dirigente Scolastico Ing. Giovanni Parente, ha alternato le conferenze teoriche ai seminari tematici distinti per ordine di scuola, soffermandosi, nella tavola rotonda tenutasi il 4 marzo alla presenza di un gruppo di studenti delle superiori, sul problema della paura e della fobia per la matematica da parte dei ragazzi.
Ben 111 insegnanti hanno partecipato all’evento, versando una quota di iscrizione e dando prova, nelle varie fasi dei lavori, di interesse e motivazione.
Sarebbe lungo e complicato addentrarsi nei concetti teorici affrontati e nelle conseguenti  implicazioni didattiche; ciò che ci preme evidenziare è soprattutto la rilevanza data alla formazione teorica degli insegnanti rispetto alla struttura disciplinare della matematica e, contemporaneamente, la necessità di un loro continuo aggiornamento.
E’ emerso in maniera chiara che, se c’è tanta paura e tanto disinteresse da parte degli studenti per tale disciplina, molto dipende dagli approcci didattici, da una matematica vissuta e subita come disciplina mnemonica ed applicativa, più che creativa e ragionata.
E’ apparso particolarmente affascinante il tema proposto dalla Prof.ssa Rosetta Zan, dell’Università di Pisa, in merito alla comprensione dei problemi, che la docente ha affrontato evidenziando anche i risvolti psicologici ed affettivi che l’alunno mette in atto durante l’approccio e la risoluzione.
La complessità del processo di comprensione di un problema richiama la responsabilità metodologica dei docenti e sottolinea il ruolo cruciale dell’insegnante, che non deve puntare ad un’impostazione meccanica e ripetitiva, ma a sistemi di ragionamento anche divergenti, in modo che i ragazzi escano fuori dagli stereotipi e dalle scorciatoie di pensiero che gli stessi permettono.
In definitiva, tutti i relatori hanno evidenziato come non sia possibile costruire competenze matematiche fuori dal rapporto con la realtà ed indipendentemente dalla storia dei singoli oggetti matematici, attraverso schemi risolutivi fissi e predefiniti, spesso privi di senso per lo studente.
Molte le riflessioni ed i dubbi indotti nei presenti, in una logica di formazione che vede proprio nella crisi rispetto a quanto fino a quel momento praticato il maggior punto di forza.
Che senso avrebbe, infatti, formarsi ed aggiornarsi se non si riesce poi a trarre spunti per il proprio cambiamento professionale, dato per scontato che la professionalità è in continua evoluzione e non si acquisisce mai una volta per tutte?
Fra i tanti insegnanti presenti, la percentuale più alta, il 58%, ha riguardato i docenti della scuola primaria, di contro al 14% di docenti della scuola dell’infanzia e al 28% di professori della secondaria di I e II grado.
Un dato, tuttavia, fa riflettere: fra i docenti della superiore, solo 2 appartenevano ai licei di Tricase (Comi e Stampacchia).
Un numero veramente esiguo, per usare un eufemismo, che può tuttavia essere letto da più punti di vista: tutti impegnati nelle vacanze di carnevale? Oppure semplicemente disinteressati a tematiche così banali e a relatori di così bassa lega? O, ancora, talmente certi del proprio sapere da non aver bisogno di nessun convegno o formazione che dir si voglia?
In quest’ultimo caso, siamo davvero lieti di avere nelle scuole superiori della nostra città i migliori docenti di matematica disponibili.
Il Convegno si è concluso con gli apprezzamenti della stragrande maggioranza dei presenti, come hanno dimostrato, fra l’altro, i questionari di valutazione compilati e firmati, in cui ci è stato chiesto di continuare in tale direzione, ovviamente con articolazioni diverse e con differenti livelli di approfondimento concettuale.
Intanto come Associazione abbiamo ufficialmente preso l’impegno di costituire un Gruppo di Sperimentazione in didattica della matematica, aperto a docenti di infanzia, primaria e secondaria di I e II grado, collegato al nucleo di ricerca del Dipartimento di Matematica dell’Università di Bologna e coordinato dal prof. D’Amore.
Il Gruppo rappresenta una prima occasione per sperimentare nuove metodologie di insegnamento all’interno di un preciso quadro teorico di riferimento e in una logica di curricolo verticale, ossia in una continuità effettiva fra i vari ordini di scuola.
     
  
 Caterina Scarascia