22 novembre 2012

 A Tricase è nata “ASFODELO”
"Il Volantino" - Tricase
Feb 17, 2012

“Asfodelo” è un’associazione culturale che persegue finalità educative, formative e di solidarietà sociale.
Aperta a genitori, docenti, dirigenti e studenti, ha l’obiettivo precipuo di valorizzarne e promuoverne il ruolo educativo, sia nell’ambito della scuola, sia nell’ambito della società in senso lato, nella consapevolezza che i problemi dell’infanzia, dell’adolescenza e del mondo giovanile in genere possano essere risolti solo nella prospettiva di una comune condivisione di “visioni” formative, centrate sul rispetto della dignità della persona.
L’associazione si propone prioritariamente di contribuire alla realizzazione di una Scuola laica, democratica, professionalmente qualificata , intesa come luogo privilegiato di crescita umana e di formazione civile e culturale, in un rapporto attivo con le varie agenzie educative del territorio, per favorire lo sviluppo di un' autentica “comunità educante.”


Sorta a gennaio scorso, conta 32 soci fondatori, sia di Tricase che dei paesi vicini ed ha in programma una serie di attività che vanno dall’approfondimento delle tematiche adolescenziali e giovanili alla formazione dei docenti, dei dirigenti scolastici e dei genitori, nella prospettiva di una scuola rinnovata nei contenuti e nei metodi. Un’attenzione particolare verrà data al confronto con gli studenti della secondaria di secondo grado, per analizzare le questioni della rappresentanza studentesca e della cittadinanza attiva ed al mondo della “diversabilità”.
La rapida e complessa evoluzione dei processi sociali, culturali ed economici impone con urgenza, infatti, una visione sempre più partecipata e condivisa sul modo di “fare scuola”, di “essere educatori”, di “imparare ad educare”, perché da qui dipende il successo formativo dei nostri giovani e, in prospettiva, il senso del loro essere “cittadini attivi”.
Non c’è dubbio, peraltro, che esista un’emergenza educativa a più livelli: sul versante della professionalità docente, ormai sempre più in crisi e su quello della dirigenza scolastica, spesso ridotta ad arida funzione burocratica e manageriale; sul versante del ruolo genitoriale, progressivamente abbassato a mero accudimento materiale, con forti deleghe sulle questioni rilevanti di natura formativa; sul versante della “comunità educante” che, semplicemente, non c’è.
Da qui la scelta di mettere insieme genitori, studenti, docenti e dirigenti, per cominciare a riflettere intorno ad una visione “comune” di educazione.
Il resto sarà consequenziale.
E ci riferiamo,in particolare, a tre questioni fondamentali.
La prima riguarda la formazione continua dei docenti e dei dirigenti, sia sul versante tecnico in senso stretto (discipline, saperi, processi di insegnamento ed apprendimento, organizzazione e gestione delle risorse umane e materiali), sia sul versante relazionale e comunicativo nei confronti degli studenti e dei genitori.
La seconda concerne la formazione dei genitori, che deve cercare di aprirsi a domande impellenti: quale è oggi il “senso” del ruolo genitoriale? Cosa rappresenta la scuola per i propri figli? Cosa offre in termini di competenze effettive e di valori positivi? Come si condivide il lavoro educativo con i docenti?
La terza è relativa alle altre agenzie educative del territorio, quindi alla logica, effettiva, di un “sistema formativo integrato” : cosa fanno gli altri  attori sociali di uno specifico territorio per implementare l’organizzazione concreta e tangibile di una comunità educante? Cosa fanno le parrocchie, le associazioni di volontariato, quelle culturali, sportive, ricreative in senso lato? Cosa fanno le Amministrazioni Comunali? 
Come è noto, in Italia esistono molti gruppi associativi aperti solo a genitori, o a docenti oppure a  dirigenti, ma la sfida di “Asfodelo” è quella di “mettere insieme” tutte queste componenti, in modo che la prospettiva da cui guardare al mondo dei giovani e della loro formazione sia, fin da subito, condivisa.
Una sfida difficile, certo, ma non impossibile.
Ed è proprio per questo che abbiamo deciso di dare all’Associazione il nome di una pianta  di origine mediterranea, dai bulbi resistenti, che riesce a rispuntare anche sui terreni aridi e bruciati,  dando vita ad una ricca e variegata infiorescenza a pannocchia.
Ci tocca infatti germogliare in un contesto storico-sociale difficile e complesso, tentando di non essere soffocati dalle vampate di fuoco che provengono da chi vuole, in ogni modo, resistere ai cambiamenti e bendarsi gli occhi dinanzi alle tante emergenze della società odierna, sempre più miope e lontana dagli orizzonti di un’autentica crescita educativa dei più piccoli e dei giovani.
Nel termine , di origine greca, c’è una promessa di speranza: “Valle di ciò che non è stato ridotto in cenere”.
Lo statuto, il programma di lavoro e le modalità di iscrizione per i soci ordinari saranno resi pubblici a breve, nell’ambito dell’evento che si sta organizzando per la promozione ufficiale dell’Associazione.
  
   
Caterina Scarascia




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